Mostra sul Futurismo a Pisa
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CAMERA MATRIMONIALE DELUXE CON BAGNO
Venerdì e Sabato 60 €/notte
Da Lunedì a Giovedì 50 €/notte
1 o 2 notti con Super Colazione inclusa! WI-FI gratuito e Bollitore in camera.
La mostra sul futurismo a Pisa è uno degli eventi culturali più importanti di quest’anno e
richiamerà visitatori da tutta Italia e dal resto del mondo.
Al Palazzo Blu di Pisa, dall’11 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020, sarà infatti possibile assistere alla mostra d’arte “Futurismo”; un progetto espositivo curato da Ada Masoero per Fondazione Palazzo Blu e MondoMostre, con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Pisa.
CENTO OPERE FUTURISTE IN MOSTRA A PISA
Alla mostra di Palazzo Blu saranno esposte ben cento opere futuriste, appartenenti ad alcuni degli esponenti più significativi di questo movimento artistico, come: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Vinicio Paladini, Luigi Russolo, Gino Severini.
La mostra riserva un grande spazio ai dipinti, affiancati da disegni, oggetti tridimensionali e anche alcuni progetti che raramente si trovano esposti.
Le opere in mostra provengono da collezioni pubbliche e private, in particolare da importanti musei italiani quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (9 opere), il Castello Sforzesco (Civico Gabinetto dei Disegni e Collezione stampe “Achille Bertarelli” con 10 opere), il Museo del Novecento e la GAM di Milano (16 opere), il Museo Caproni di Trento (2 opere) e il MART di Rovereto (21 opere).
“Futurismo” è una mostra interdisciplinare, come lo era anche la corrente artistica a cui è dedicata: il visitatore sarà invitato a muoversi tra scultura, architettura, design e perfino nella grammatica, con “parole in libertà” (i cui principi furono formulati da Marinetti).
I TEMI PIÙ CARI DEL FUTURISMO
Il visitatore della Mostra sul Futurismo a Pisa avrà modo di attraversare e rivivere trent’anni di prorompente arte futurista; dalle sperimentazioni iniziali, fino agli ultimi sviluppi degli anni ’30; esplorando i temi legati alla guerra, alle macchine e alla rinnovata concezione dell’universo.
L’esposizione muove dall’intento di mostrare come i più grandi firmatari dei manifesti futuristi (ad eccezione di Rougena Zatkovà con il ‘Ritratto di Filippo Tommaso Marinetti’ e l’opera di Tullio Crali ’Prima che si apra il paracadute’ del 1939), siano rimasti fedeli alle loro riflessioni teoriche, traducendole in immagini innovative e cariche di energia.
Il percorso espositivo è suddiviso in sette sezioni, ciascuna richiamante ad un determinato manifesto del movimento.
I GRANDI PROTAGONISTI DEL FUTURISMO
Presenti in mostra ci sono le opere di Antonio Sant’Elia (1888 – 1916) che nel suo “Manifesto dell’architettura futurista” del 1914 scriveva:
“L’architettura futurista è l’architettura del calcolo, dell’audacia temeraria e della semplicità; l’architettura del cemento armato, del ferro, del vetro, del cartone, della fibra tessile e di tutti quei surrogati del legno, della pietra e del mattone che permettono di ottenere il massimo della elasticità e della leggerezza”.
Sant’Elia morì prematuramente durante la guerra, e purtroppo tra i suoi disegni solo due opere furono realizzate: Villa Elisi e un monumento ai caduti (entrambi situati nei pressi di Como), ma si potrà benissimo notare come ogni suo schizzo risulti quasi premonitore dei tempi contemporanei. Nonostante abbia avuto carriera breve, tanto è bastato per farlo figurare come tra i più importanti architetti futuristi, in grado di influenzare perfino l’architettura italiana del ventesimo secolo. Ha posto le basi dell’odierna architettura industriale, sposando l’idea di grattacieli fatti in cemento e vetro dalle linee ondulate.
E ancora, la mostra pone il focus su manifesti come “Ricostruzione futurista dell’universo” di Balla e Depero del 1915; un testo che ha dato l’avvio al “secondo futurismo” e in cui dichiaravano:
“Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente“.
L’intento dei due artisti era infatti quello di riportare i modelli formali del Futurismo sulle arti applicate. Un’arte, la loro, mossa dalla volontà di voler migliorare il mondo, e che invita gli artisti ad andare ben oltre la pittura, a cimentarsi con l’arredamento, la danza, il design, la grafica, la moda, fino ad approdare alla musica.
Balla partì a “ricostruire l’universo” proprio da casa sua, in via Oslavia, nel quartiere Prati, a Roma, ridipingendola e arredandola in perfetto stile futurista. E ancora, si occupò per esempio dell’arredo e dei colori del famoso Bal Tic Tac di via Milano, nella Capitale che, a partire dal ’21, fu luogo di ritrovo di molti artisti futuristi (tra l’altro pare che questo bar-museo riaprirà al pubblico nel 2021).
Un altro importante manifesto futurista sui cui si focalizzerà la mostra è “L’arte meccanica” di Prampolini, Paladini, Pannaggi del 1922. L’incipit dell’ ‘arte meccanica’, quell’arte caratterizzata dal culto per la modernità, il progresso e la macchina; dove animali, paesaggi e esseri umani assumono forme e volumi ‘tech’.
E ancora, il “Manifesto dell’Aeropittura”, pubblicato sulla “Gazzetta del popolo” nel 1929, redatto da Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Benedetta Cappa, Fillìa (Luigi Colombo), Mino Somenzi, e Tato (Guglielmo Sansoni).
Un manifesto che segna un punto di scissione fra il primo e il secondo Futurismo.
E’ vero: gli occhi volgevano sugli aeromobili fin dal principio, ma da qui in poi “l’aviazione” diventò il tema principale del movimento futurista; era rispondente a quella necessità di rinnovamento e di ricerca di una nuova dimensione:
“(…) aerare la fantasia, per superare il quotidianissimo trito e ritrito” diceva Marinetti.
Una dimensione cosmica la loro, con dipinti che presentano prospettive “dall’alto”; simili appunto a quelle che si possono avere durante un volo. Uno stile nuovo, indipendente da qualsiasi altra corrente europea dell’epoca; promotore della macchina più avanguardistica del secolo: l’aeroplano.
UN’IMPERDIBILE MOSTRA SUL FUTURISMO
Il Futurismo, nato nel 1909, grazie al poeta e scrittore Filippo Tommaso Marinetti, è stata forse la prima avanguardia europea. Il termine fu coniato da lui stesso che scriveva:
“(…) È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il « Futurismo » perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.”
Pochi altri movimenti riuscirono nell’intento di far dialogare arte e vita come il Futurismo, abbracciando per intero l’esperienza umana e le arti. Fu un avanguardia storica totalmente italiana, e ispirò molte avanguardie europee: il Cubismo, il Dadaismo, De Stijl. Fino ad avere altrettante correnti gemelle, come il Futurismo Russo. Era un passo avanti a tutte, poiché riuscì a idealizzare in toto l’intera società.
Certo è che, come spesso succede nell’arte contemporanea, il Futurismo non fu amato a suo tempo. Ad oggi invece se ne scopre l’enorme importanza.
Ed è importante che ci siano mostre come questa del Palazzo Blu di Pisa. Una mostra sul futurismo imperdibile, quasi unica nel suo genere e adatta a tutti.
Noi del Borgo di Pratavecchie (situato poco distante dal museo) ti invitiamo a non perdere questa occasione e, nel caso tu scelga la nostra struttura, saremo lieti di averti tra i nostri ospiti.
Informazioni sulla mostra
FUTURISMO
BLU | Palazzo d’arte e cultura
Lungarno Gambacorti 9
https://palazzoblu.it/mostra/mostra-futurismo-pisa/
Con il patrocinio di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Comune di Pisa, Regione Toscana
Organizzazione: Fondazione Palazzo Blu, MondoMostre
Dall’11 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020
Orari Lunedì-Venerdì 10.00 – 19.00 / Sabato-Domenica e festivi 10.00 – 20.00
Prezzo biglietti: Intero: 12,00 Euro / Ridotto: 10,00 Euro (gruppi e convenzioni)
APPROFITTA SUBITO DELL’OFFERTA CHE ABBIAMO CREATO PER TE!
CAMERA MATRIMONIALE DELUXE CON BAGNO
Venerdì e Sabato 60 €/notte
Da Lunedì a Giovedì 50 €/notte
1 o 2 notti con Super Colazione inclusa! WI-FI gratuito e Bollitore in camera.
La nostra struttura molto accogliente è facilmente raggiungibile perché posizionata a 1 km dall’uscita dell’autostrada PisaNord e a 10 minuti dall’aereporto internazionale. Al contempo è immersa nella tranquillità e nella natura del Parco di San Rossore.
Parcheggio riservato all’interno della proprietà.
Ti suggeriamo di farlo entro il 22 dicembre, per evitare il periodo di maggior affollamento delle feste natalizie, cui seguirà il carnevale di Viareggio, con altre persone proposte!